Qual è l’invisibile filo conduttore che unisce e congiunge tra loro discipline apparentemente così differenti, sia per l’aspetto, che per le finalità?
Ebbene stiamo parlando del corpo, e più in particolare del movimento corporeo, il mezzo attraverso il quale si esprime e si manifesta la parte più pura e genuina del nostro essere, la nostra essenza.
Approcciarsi a un’arte del corpo significa intraprendere una Via di crescita ed evoluzione personale, attraverso un percorso che condurrà alla scoperta del sé. Come ciò avverrà dipende dalla disciplina pratica, può avvenire attraverso la ripetizione di forme, tecniche, sequenze, esercizi, ma anche combattimenti e quant’altro, ognuno troverà la propria strada ideale per esprimere al meglio ciò che porta dentro di sé.
In queste arti e discipline la corporeità riveste una componente fondamentale, poiché ci permette di tirare fuori ciò che siamo, la nostra natura profonda. La corporeità svolge una funzione pedagogica ed educativa molto rilevante. Educare in quanto ex-ducere, ovvero trarre fuori, attraverso la pratica si sciolgono i nodi e si smussano gli angoli della propria personalità, attuando un processo di ri-scoperta del sé.
È molto importante comprendere quest’ultimo aspetto, poiché nel nostro percorso personale dobbiamo sempre avere chiaro dove stiamo andando, e soprattutto perché stiamo facendo una determinata attività.
La pratica è un mezzo, non è il fine. Attraverso di essa possiamo compiere una potente opera di liberazione personale, andando a trasmutare tutte quelle energie e quelle forze che ci tengono imprigionati all’interno di noi stessi, per imparare a convogliarle, veicolandole nella giusta direzione per sfruttarle a nostro vantaggio.
Tutto ciò che ci “imprigiona” è ciò che non ci permette di esprimerci al meglio?
Dal punto di vista fisico: tensioni croniche, rigidità, blocchi di vario tipo.
Dal punto di vista psicoemotivo: pensieri spazzatura, immaginazione, emozioni negative, auto giudizio, ecc.
Queste tre componenti, il fisico, l’emotivo e il mentale sono intimamente connesse tra loro in un profondo legame di interdipendenza, influenzandosi a vicenda. Il lavoro svolto su una di esse produrrà automaticamente un effetto su tutte le altre.
Ad esempio le tensioni e rigidità muscolari sono la cristallizzazione nella materia (muscolo) di emozioni negative o stress, e dunque rilasciare queste tensioni ci libererà automaticamente anche di ciò che le hanno provocate. Questo per molti dovrebbe essere rassicurante, non siamo costretti a trascorrere l’intera esistenza portando il pesante fardello dei nostri traumi, è possibile iniziare a liberarsene fin da subito e in maniera attiva, per ritornare ad essere padroni della propria vita e non succubi dei propri vissuti.
Attraverso le arti corporee come il Qi Gong abbiamo scelto proprio il corpo come mezzo da cui partire, al fine di compiere un processo di auto-liberazione a 360°. Per questo le pratiche che svolgiamo sono definite olistiche.
Ma ora facciamo un passo in avanti e parliamo del come poter procedere all’interno di questo percorso di liberazione al fine di conseguire dei risultati concreti. Ebbene, molti praticanti, una volta acquisita una certa esperienza, vengono intrappolati dalla pratica stessa, ovvero ciò che dovrebbe portare a liberarsi li imprigiona sempre di più.
La causa risiedono nella ripetitività e nella monotonia, che bloccano la creatività, l’intuizione e rendono la pratica piatta e noiosa. In tanti vivono nella speranza che ripetere le medesime forme, sequenze, ginnastiche tutti i giorni, magari anche alla stessa ora, servirà a condurli da qualche parte, credendo che giungerà un fantomatico momento in cui tutti i segreti gli saranno magicamente svelati.
Ma ovviamente così non è, poiché come ci insegna A. Einstein “Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi”. Certamente la ripetizione e la reiterazione è necessaria al fine di creare i giusti automatismi e accrescere la nostra intelligenza corporea, stimolando quelle qualità e capacità si “esterne”, come mobilità, flessibilità, esplosività, potenza, coordinazione, equilibrio, che “interne” come connessione, centratura, presenza mentale, ecc.
Ripetere delle forme-sequenze di movimenti, anche per anni, è un prerequisito essenziale, serve a forgiare il corpo e a costruire una certa disciplina interiore, ma nel mentre è possibile stimolare la propria creatività e la propria vena artistica, al fine di trascendere e superare ogni tecnicismo.
Arrendersi a ciò che è. Lasciar andare quello che era. Avere fede in quello che sarà.
Anonimo Tweet
Trai i vari pilastri portanti del Metodo Mantis vi è sviluppare la capacità di “liberare il corpo”, imparando a lasciarsi andare e a fluire nei movimenti. Tutti ci possono provare, poco importa che siate principianti o esperti.
Si tratta di un non-esercizio, da praticare ogniqualvolta ci si sente particolarmente ispirati. E’ necessario entrare nel giusto mood (stato interiore), quindi evitate di praticarlo quando siete turbati o eccessivamente stressati.
Se possibile mettete della musica che vi piace, ma nulla vi vieta di farlo nel silenzio più assoluto, poi chiudete gli occhi, fate un respiro profondo e portate l’attenzione nel corpo attivando la propriocezione interna. Quando vi sentite pronti, iniziate a muovere il vostro corpo, in maniera totalmente libera. Non importa come vi muoverete, uscite dalla dicotomia giusto-sbagliato, bello-brutto, semplicemente nutritevi del movimento, improvvisate i gesti e lasciatevi guidare dal cuore, dalla parte più irrazionale di voi. Fare questo ci spinge ad entrare nel flusso, per lasciare spazio all’intelligenza del cuore – Xin – che per i cinesi rappresenta la sfera delle intuizioni e della mente profonda.
Ovviamente muoversi in modo libero significa che non ci si focalizza più su nulla in particolare, tutto è perfettamente integrato.
Ora vi darò una dimostrazione pratica. Poi starà a voi provare e… uscire dagli schemi!
A qualcuno potrebbe sembrare una danza, ma non lo è, oppure combattimento a vuoto, ma non è neanche questo. Cos’è? Nulla di spiegabile a parole, ci sono solo io, il mio corpo, il movimento, la consapevolezza e la gioia di essere vivo, di esserci, nulla di più.
→ Se pensi sia arrivato il momento di ricominciare a sentirti speciale e a percepire ogni parte del tuo corpo vibrare in armonia con la tua energia vitale e con la vita che ti circonda…
→ Se sei intenzionata o intenzionato a capire come ritagliarti uno spazio sacro, di soli 20 minuti al giorno, dove la pratica del Qi Gong e il prenderti cura di te diventa un’abitudine quotidiana – e vuoi capire come farlo in modo funzionale ed efficace…
→ Se non vedevi l’ora di entrare in contatto con la tua intuizione profonda e di lasciare che il tuo cuore prenda il comando.
→ E se vuoi scoprire più su te stessa o te stesso per iniziare a creare una vita più in coerenza con ciò che sei veramente…
→ Il segreto per iniziare ad attivare la tua energia vitale e comprendere come si utilizza per raggiungere i propri obiettivi…
→ A risvegliare il tuo Qi attraverso la gratitudine per trasformare la tua vita in un’esperienza più appagante…
→ Un esercizio potente della Sequenza dei 5 Elementi Base, che ti permetterà di iniziare a plasmare la realtà in modo più consapevole e deciso…
→ Un primo movimento che ti consentirà di iniziare a trattare le zone del corpo doloranti, di liberare il tuo Qi e di ritrovare il benessere e la vitalità attraverso una tecnica facile ma super potente…
→ A collegarti al Qi del Cielo e della Terra per entrare in uno stato di flow ed avere delle intuizioni che ti permetteranno di raggirare gli ostacoli che si frappongono fra te e ciò che desideri sperimentare…
→ A gestire meglio i tuoi stati d’animo, le tue emozioni e la tua interiorità per vivere una vita più equilibrata, in armonia e coerenza vibrazionale con ciò che sei…
→ Poi, alla fine della Masterclass, se sentirai bisogno di raggiungere dei traguardi ancora più straordinari e superare i tuoi limiti, potrai decidere di continuare insieme a noi in un viaggio più entusiasmante e approfondito…
→ Grazie al valore che riceverai potrai creare la tua routine quotidiana di soli 10-12 minuti, da utilizzare per iniziare la giornata all’insegna dell’energia, della vitalità e della positività
Disclaimer: Il Qi Gong non si sostituisce alle cure mediche ma le può coadiuvare ristabilendo una maggiore consapevolezza del proprio corpo. Il Qi Gong non è una pratica alternativa ma fa parte della Medicina Tradizionale Cinese e lavora sinergicamente con la Medicina Occidentale. Prima di praticare Qi Gong è fondamentale sottoporsi a un completo esame medico da parte di un professionista qualificato che possa valutare se la persona è sensibile alla disciplina terapeutica. Allo stesso modo anche nel seguire la pratica del Qi Gong è necessaria una guida qualificata. Termini e Condizioni | Privacy Policy | Cookies Policy | Recchia Alex P.I. 12924890010