A riguardo di ciò, Benedetta Bonizzoni, osteopata, naturopata orientale e istruttrice di Taiji QiGong Shibashi della nostra Scuola, ci presenta un suo caso clinico:

C., donna, 54 anni, dolore di intensità 9, presente da anni, localizzato inizialmente in proiezione del processo coracoideo, dolore nei movimenti di abduzione (picco ai 90°) imputabile ad un impingement del sovraspinato e associato ad un’alterata biomeccanica scapolare, come confermato da un’ecografia in cui sono state inoltre evidenziate delle iniziali degenerazioni artrosiche.
C. riferisce che ha male ogni volta che, in macchina, cerca di prendere la borsa nel sedile dietro di lei. Il che è concorde con la sua biomeccanica essendo la sua spalla sofferente molto più anteposta ed intraruotata rispetto alla controlaterale. In questo modo nel gesto del prendere la borsa dietro di lei viene accentuata l’intrarotazione andando a ridurre ulteriormente lo spazio subacromiale già deficitario (come definito dall’ecografia), associato ad un’alterata biomeccanica scapolare e facendo quindi comparire il dolore.
Al secondo trattamento, l’esercizio che è stato proposto a C. è stato il propedeutico del 1 movimento “come acqua che sale” utilizzando il feedback propriocettivo con un braccio solo lavorando specificatamente a livello scapolare, da fare almeno una volta al giorno e nel caso al bisogno. In questo modo è iniziata una rieducazione della sua scapola con l’intento spostare l’attenzione a livello della mobilità scapolare e della muscolatura posteriore.

La visualizzazione iniziale è stata quella di, ogni volta che il braccio sale, far scendere le scapole come per infilarle nella tasca posteriore dei pantaloni. Al terzo trattamento il dolore era in netto miglioramento, con intensità 3-4 e compariva solo quando eccedeva dal range di movimento fisiologico. Non sono stati necessari altri trattamenti.