Quando si parla di meditazione non si parla mai di un metodo specifico, ma di un profondo stato di coscienza, caratterizzato da quiete, armonia e presenza mentale.
Al fine di riuscire a raggiungere questo stato, sono stati creati degli esercizi propedeutici, di difficoltà variabile, che hanno lo scopo di sviluppare e accrescere una maggior consapevolezza di sé e un maggior controllo e padronanza dei propri stati interiori. Si tratta dunque di esercizi per così dire preparatori.
Ad un livello iniziale, tra i primi obiettivi del praticante, vi è il riuscire a potenziare il processo cognitivo dell’attenzione. Imparando dunque a non farsi distrarre dalla propria mente di superficie, arrestando il flusso meccanico dei pensieri, cosiddetti “pensieri-spazzatura”, i quali attanagliano la nostra mente e non ci consentono di poter essere vigili e attenti a tutto ciò che accade sia dentro che fuori di noi, tappandoci le ali e impedendo al nostro vero Sé, la nostra Essenza, di esprimere al meglio tutte le sue potenzialità.
La meccanicità e l’inconsapevolezza sono quanto di più limitante per l’evoluzione interiore dell’essere umano. E’ necessario fare degli sforzi coscienti e volontari al fine di liberarsi dagli influssi nefasti della meccanicità in ogni sua forma perché questi mantengono l’essere umano in uno stato di addormentamento. All’inizio, per quanto riguarda il primo approccio, la meditazione può essere considerata come un vero e proprio “riordinamento psicologico”, una formattazione di alcuni nostri schemi mentali, per noi deleteri, per dare spazio a un modo di essere e di pensare più genuino e in sintonia con le nostre reali necessità. Ecco dunque che possiamo iniziare con un primo esercizio pratico, mirato proprio al consolidamento di uno stato interiore vigile e attento. Ma attenzione, non si tratta ancora di vera meditazione.
→ Assumere una posizione seduta. Può andare bene sia la posizione a gambe incrociate, ma anche seduti su una sedia. Quello che conta è che bisogna assumere una postura corretta, quindi la schiena non deve essere appoggiata a nulla, ma mantenere la colonna perfettamente allineata. Sguardo fisso in avanti, occhi chiusi.
→ Ad ogni atto espiratorio rilasciare completamente la muscolatura esterna e portare l’attenzione verso l’interno. Sul corpo e sui propri stati interiori.
→ Ora, osservare in maniera completamente distaccata il flusso di pensieri ininterrotto e fuori dal nostro controllo, generato dalla mente di superficie. Osservare tutte queste immagini che scorrono nella mente: suoni, rumori, ricordi, associazioni mentali e i conseguenti stati emotivi causati da tutto ciò. Il primo e importante passo è imparare a disidentificarsi da quello che stiamo osservando, perché se i pensieri si pensano da soli, se i ricordi arrivano senza che nessuno li abbia chiamato…significa che non siamo stati noi ad intraprendere queste azioni, quindi, perché identificarsi?
→ Osservare e distaccarsi da tutto ciò che vediamo e sentiamo, imparare ad allontanarsi da ciò che meccanicamente si genera nella nostra mente è il primo passo per fare un po’ di “pulizia”. Dobbiamo iniziare ad osservare e a capire cosa non ci appartiene e ogni volta che ce ne rendiamo conto dobbiamo dire a noi stessi ”questo non sono IO”, “questi pensieri NON mi appartengono”.
Mantenere questo stato dai 5 ai 15 minuti e praticare l’esercizio almeno due volte al giorno. È consigliabile farlo la mattina appena svegli e la sera prima di andare a dormire, ma anche prima di iniziare la nostra pratica quotidiana, di Taiji, Qi Gong, Nei Gong, Yoga o qualsivoglia altra disciplina. In modo da abbassare la frequenza vibratoria delle nostre onde cerebrali.
La meditazione è madre dell'amore, la contemplazione ne è figlia.
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La mente, in quanto organo che desidera salvaguardare se stesso da eventuali pericoli, ci fa vivere costantemente nella paura perché il suo compito è quello di cercare eventuali i pericoli esterni. Infatti, quando tutto “fila liscio” lei si ostina nel voler trovare un nemico e lo fa ricordando eventi passati spiacevoli, oppure facendo dei continui calcoli su ciò che potrebbe accaderci domani, fra un mese, fra un anno…Siamo sempre sballottati fra passato e futuro e nella maggioranza dei casi veniamo proiettati in uno scenario negativo e catastrofico. Tutto questo ci tiene costantemente lontani dall’Adesso, il Qui e Ora di cui tanto si parla nelle dottrine e filosofi di stampo esoterico. Bisogna quindi diventare abbastanza forti per essere in grado di controllare la mente, ma per farlo bisogna prima comprendere che noi non siamo la “mente” perché essa è soltanto uno strumento. L’organo che dovrebbe servici per raggiungere i nostri scopi più elevati si trova completamente fuori dal nostro controllo e questo primo esercizio ve ne darà la dimostrazione pratica.
La vera meditazione è un processo che avviene in modo naturale e spontaneo in cui non si ha più la necessità di compiere uno sforzo cosciente per mantenere quello stato di quiete di cui parlavamo prima. Anzi, possiamo affermare che lo stato meditativo è la condizione normale dell’uomo sano. Per arrivare a questo stato però all’inizio bisogna sforzarsi. La meditazione è un “entrare nel flusso”, uno stato di coscienza più profondo, e una volta entrati in questo stato, vi si potrà restare per più tempo, in totale assenza di pensieri, osservando se stessi con distacco e svolgendo le normali attività quotidiane senza il ronzio infernale della mente. Allo stesso tempo però saremo vigili e attenti ad ogni piccolo particolare, sia dentro che fuori di noi, e apriremo le porte alla creatività, l’ispirazione e l’intuizione, proprio come un artista a cui fa visita la mussa ispiratrice.
In particolare, è bene comprendere che la meditazione è solo uno strumento per realizzare il nostro scopo ultimo, ovvero portare la Presenza e il Ricordo di Sé in ogni gesto della vita quotidiana. Non si fa meditazione, ma si è in meditazione. Ecco perché non basta sedersi su un cuscino per 15 minuti al giorno per reputarsi persone “spirituali” e in questa maniera lavarsi la coscienza. Non sono quei 15 minuti al giorno a fare la differenza, e non sono sufficienti per produrre alcun cambiamento interiore. Aiutano? Sì, aiutano. Ma non bastano.
Praticare gli esercizi quotidiani di meditazione è qualcosa di molto utile, ma poi bisogna portare quella quiete nella vita reale, vale a dire che bisogna prendere quello stato e portarlo al lavoro, nel momento in cui si fa la fila alle poste e perfino quando ci rubano il parcheggio. A nulla serve essere in presenza per quindici minuti al giorno, pensare alla pace e all’amore universale quando siamo in una zona protetta, col profumo di incenso e circondati di candele. Quello lo può fare chiunque. La vera sfida è riuscire a mantenere la presenza in quei momenti dove preferiremmo andare fuori testa. E’ lì che si vedono i risultati de Lavorare su se stessi, e ciò richiede impegno, costanza, volontà e un’attitudine guerriera.
→ Se pensi sia arrivato il momento di ricominciare a sentirti speciale e a percepire ogni parte del tuo corpo vibrare in armonia con la tua energia vitale e con la vita che ti circonda…
→ Se sei intenzionata o intenzionato a capire come ritagliarti uno spazio sacro, di soli 20 minuti al giorno, dove la pratica del Qi Gong e il prenderti cura di te diventa un’abitudine quotidiana – e vuoi capire come farlo in modo funzionale ed efficace…
→ Se non vedevi l’ora di entrare in contatto con la tua intuizione profonda e di lasciare che il tuo cuore prenda il comando.
→ E se vuoi scoprire più su te stessa o te stesso per iniziare a creare una vita più in coerenza con ciò che sei veramente…
→ Il segreto per iniziare ad attivare la tua energia vitale e comprendere come si utilizza per raggiungere i propri obiettivi…
→ A risvegliare il tuo Qi attraverso la gratitudine per trasformare la tua vita in un’esperienza più appagante…
→ Un esercizio potente della Sequenza dei 5 Elementi Base, che ti permetterà di iniziare a plasmare la realtà in modo più consapevole e deciso…
→ Un primo movimento che ti consentirà di iniziare a trattare le zone del corpo doloranti, di liberare il tuo Qi e di ritrovare il benessere e la vitalità attraverso una tecnica facile ma super potente…
→ A collegarti al Qi del Cielo e della Terra per entrare in uno stato di flow ed avere delle intuizioni che ti permetteranno di raggirare gli ostacoli che si frappongono fra te e ciò che desideri sperimentare…
→ A gestire meglio i tuoi stati d’animo, le tue emozioni e la tua interiorità per vivere una vita più equilibrata, in armonia e coerenza vibrazionale con ciò che sei…
→ Poi, alla fine della Masterclass, se sentirai bisogno di raggiungere dei traguardi ancora più straordinari e superare i tuoi limiti, potrai decidere di continuare insieme a noi in un viaggio più entusiasmante e approfondito…
→ Grazie al valore che riceverai potrai creare la tua routine quotidiana di soli 10-12 minuti, da utilizzare per iniziare la giornata all’insegna dell’energia, della vitalità e della positività
Disclaimer: Il Qi Gong non si sostituisce alle cure mediche ma le può coadiuvare ristabilendo una maggiore consapevolezza del proprio corpo. Il Qi Gong non è una pratica alternativa ma fa parte della Medicina Tradizionale Cinese e lavora sinergicamente con la Medicina Occidentale. Prima di praticare Qi Gong è fondamentale sottoporsi a un completo esame medico da parte di un professionista qualificato che possa valutare se la persona è sensibile alla disciplina terapeutica. Allo stesso modo anche nel seguire la pratica del Qi Gong è necessaria una guida qualificata. Termini e Condizioni | Privacy Policy | Cookies Policy | Recchia Alex P.I. 12924890010